Selezione Gal e Psl, Legacoop contraria alla riapertura dei termini PDF Stampa E-mail
di Ufficio stampa   
venerdì 08 maggio 2009

ImageA rischio l'esistenza e l'operatività degli stessi Gruppi di Azione Locale

La delibera della Giunta regionale della Basilicata, pubblicata sul Bur del 1° maggio, con cui si riaprono i termini per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale, rischia di apportare gravi danni all'economia lucana mettendo a rischio l'esistenza e l'operatività degli stessi Gal. Ad affermarlo è la Lega delle Cooperative di Basilicata per mezzo del presidente Donato Scavone.

La rilevanza delle risorse messe a disposizione, pari a circa 39milioni di euro, e l'indirizzo fornito, rivolto ai Gruppi di Azione Locale che costituiscono una cerniera tra pubblico e privato con conseguenti ricadute positive sull'intero territorio, potevano rappresentare una delle risposte alle esigenze di sviluppo rurale proveniente dai territori stessi. Questa era - ed è tuttora - la considerazione di tutti i soggetti coinvolti, che per strutturare l'azione in modo efficace e condiviso chiedevano insistentemente un confronto con l'allora assessore regionale all'Agricoltura. Nessun tavolo invece veniva convocato dall'assessore, e il bando stesso veniva inoltre pubblicato dalla Giunta regionale con colpevole ritardo, il 16 ottobre scorso.

Gli stessi attori e soggetti interessati ritenevano poi opportuna, in virtù della scadenza posta in prossimità delle festività natalizie (14 gennaio) e ai fini di una migliore progettazione, una proroga dei termini di presentazione delle domande. Richiesta lasciata, come le altre, inascoltata dall'allora assessore al ramo, proprio in virtù dell'urgenza dello stanziamento dei fondi.

Con grande senso di responsabilità, vista la rilevanza dell'azione per il territorio e le prospettive in parte già disattese dal modus operandi sopra descritto, tutti i Gruppi di Azione Locale si attivavano per fornire la migliore progettazione possibile entro i termini fissati.

 

Pare dunque incoerente e intempestiva la decisione della Giunta regionale, quando si era oramai in attesa delle graduatorie, di riaprire addirittura i termini del bando con cui "prende ufficialmente avvio la nuova programmazione 2007/2013 in materia di sviluppo agricolo e rurale", come si legge dal comunicato stampa allora diramato dalla Regione Basilicata. Di fatto si avverte il pericolo di smarrire le risorse o, anche nel caso in cui si riesca a mantenerle, di utilizzarle con una tempistica molto ristretta, con conseguente e inevitabile perdita di efficacia delle stesse azioni rivolte a creare sviluppo anche nelle aree più interne della Regione.

Si attendono in tal senso risposte esaustive da parte della Giunta regionale, che ha la responsabilità di questo ulteriore ritardo che, in un periodo di crisi come quello che si sta attraversando, rischia di mettere davvero in ginocchio la già precaria economia del territorio.

 
 
 

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