L'8 marzo, la cooperazione e la sensibilità sociale |
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di Annamaria Sodano (responsabile Pari opportunità Legacoop Basilicata)
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lunedì 08 marzo 2021 |
 immagine: LumoSparks (Pixabay) Sento il dovere di ringraziare tutte le donne che operano in prima linea per gli esseri umani. Donne che non attuano discriminazioni di genere quando sono chiamate a prendersi cura degli altri. Donne che hanno il bisogno di polverizzare ogni dubbio su qualsiasi possibile ammutimento che riguarda la libertà personale.
Dedizione e impegno sono le sfide più dure alle quali sono chiamate non
solo per fare i conti con il covid-19, l’incubo che sta frantumando
stabilità emotive e comportamenti sociali. Il valore della cooperazione
ha sempre tracciato un solco prezioso per le comunità e per i sistemi
lavorativi, integrando settori, aumentando fatturati, garantendo
affidabilità e innovazione. Un lavoro curato da tante donne che hanno
messo a disposizione la propria mente, le proprie conoscenze, la
dedizione nella formazione personale, rischiando in prima persona in
investimenti che il più delle volte diventano un ulteriore macigno sulla
libertà di ciascuna nel poter esercitare in piena autonomia il proprio
ruolo di cooperatrice.
Voglio dedicare questo 8 marzo anche a tutte quelle donne che ogni
giorno lottano silenziosamente nel proprio comparto di vita, a ognuna di
noi, perché le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno
sempre dovuto giustificare due visioni: quella privata e quella sociale.
È impensabile non riconoscersi in nessuna, impossibile non aver provato
mortificazioni ma altrettanto impossibile non riconoscere quante storie
di straordinario coraggio e successo possiamo raccontare.
Sogno e speranza: sia un giorno, l’8 marzo, che ricordi a ciascuno di
noi, donne e uomini, quanto sia preziosa la sensibilità sociale. Alle
care cooperatrici e alle donne tutte l’invito a riconoscerci bene
prezioso e all’alimentare il valore legato alla testimonianza che ci
rende libere e forti nel credere non nelle sfide, perché la parola ci
pone in contrasto con qualcuno, ma in ciò che siamo nella nostra
autenticità.
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